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DOLORE LOMBARE E SHIATSU

Estratto dal seminario “La scelta del focus nel trattamento shiatsu” di Wilfried Rappenecker, tenutosi c/o la sede di Milano della Scuola Internazionale di Shiatsu Italia nel 2015


Questo articolo ha come tema lo shiatsu per il dolore lombare cronico (con o senza irradiazione del dolore alle gambe), che insorge a causa di peculiari situazioni di vita e schemi emotivi e fisici o, in altre parole, energetici, comunque soggettivi. Per questo motivo, la comprensione delle diverse situazioni di vita dei riceventi rende il trattamento più efficace. In questa sede escluderò di parlare del trattamento specifico dei meridiani secondo la diagnosi del corpo energetico, né parlerò di dolore acuto o cronico. Più una persona soffre dei propri disturbi, più la componente emotiva è pronunciata; pertanto, è utile osservare lo stato d’animo del paziente. Spesso siamo già consapevoli della condizione di vita in cui il mal di schiena si è sviluppato ancor prima di posare le mani su sul ricevente per la prima volta. Un metodo valido e semplice per avvicinarci alle motivazioni che hanno portato qualcuno ad aver bisogno di creare il dolore e i propri schemi energetici consiste nel posare la mano sulla zona più colpita e, semplicemente, restare in attesa di storie inaspettate ed emozionanti che può raccontarci.


Ecco qualche esempio di situazioni che si possono presentare: nel caso di una donna piccola ed energica, un dolore causato da una continua e pronunciata forzatura della parte bassa della schiena è in realtà dovuto al fatto che questa donna crede di doversi irrigidire in quella zona (di ergersi sulle “zampe posteriori”, per così dire) per essere presa sul serio o per essere riconosciuta. Oppure, un uomo con debolezza cronica nella zona lombare può avere la convinzione inconscia di non aver mai ricevuto sufficiente sostegno nel proprio ambiente. Nel caso invece di una persona che soffre di tormentoso dolore, che è intensamente aumentato, l’operatore, toccando la zona, può avere una chiara percezione di forte rabbia.

Il rilascio della tensione da solo non basta L’obiettivo di un trattamento shiatsu sarà stabilizzare e armonizzare l’area, in modo che la tensione (come causa immediata del dolore) venga meno e che la scarsa vivacità, che è alla base della tensione, inizi a risvegliarsi con il sostegno stimolante del terapeuta. Il vuoto energico e la sensazione di stanchezza nella zona lombare raramente significano che l’energia di rene è così esausta da non poter ripristinare la vitalità e la forza in quell’area. Piuttosto, si tratta di uno squilibrio locale e dell’uso sbagliato del corpo energetico e fisico.

Il punto di vista della medicina occidentale sulle cause del mal di schiena A mio parere, la medicina occidentale ha solo in parte capito il processo che porta al mal di schiena. Essa considera il dolore nella parte bassa della schiena una conseguenza di tensione e irritazione dei muscoli e dei legamenti, di un disallineamento cronico, di un prolasso di un disco, di vertebre malformate, di una vertebra lombare in più o di vertebre scivolate. Se vi sono ulteriori irradiazioni dolorose nelle gambe, ciò viene spiegato con l’irritazione di uno o più nervi spinali. Ritengo che solo raramente i dischi prolassati / scivolati siano la causa diretta del dolore nella parte bassa della schiena. Trovo che lo schema di blocco energetico dello shiatsu e della MTC sia più plausibile come origine del dolore (e, nello shiatsu, più utilizzabile). D’altra parte, un provato prolasso del disco (ernia) indica probabilmente un indebolimento energetico a lungo termine e uno squilibrio non solo nella zona, ma in tutta la persona, che dovrebbe essere preso seriamente. La schiena ha molte “facce”; gli schemi energetici e le esperienze di vita possono essere la radice del dolore cronico, e la parte bassa della schiena non è l’unica ad avere disturbi. Spesso, tutto il lato posteriore del corpo ha perso la sua unità e si è suddiviso in parti separate. Se si riesce a far sì che le zone che si sono “separate” tornino a riunirsi in una storia comune, la parte bassa della schiena potrà ritrovare la vitalità perduta. Il ripristino del flusso dell’energia nel meridiano di vescica può liberare i blocchi e dare sollievo.

Schemi energetici per lavorare su tutto il corpo La guarigione dal dolore nella parte bassa della schiena dura nel tempo solo se si lavora sull’elemento acqua in varie parti del corpo. Si può cominciare trattando il retro delle cosce, che forma un’unità energetica con la regione della parte bassa della schiena. Forti tensioni muscolari o energetiche, oppure vuoto e mancanza di forza, si rivelano anche nella zona del sacro. Anche l’energia dell’inguine, se bloccata, può portare al mal di schiena: tecniche di rotazione in profondità ed un lavoro con il palmo delle mani e il peso corporeo possono sbloccarla. Le ginocchia rappresentano, insieme alle gambe e ai piedi, la connessione con la Terra (meridiano di milza/pancreas): la repressione della paura e le emozioni dell’elemento acqua possono portare una persona ad interrompere questo contatto. Gli incavi delle ginocchia possono apparire tesi, nel tentativo di controllare l’emozione dell’acqua; in tal caso, vi saranno sintomi quali stanchezza, debolezza e/o troppa tensione nei muscoli dei polpacci, nelle caviglie, nei piedi e pressione sul tendine di Achille. Questo è il motivo per cui lo shiatsu sulle caviglie e un lavoro su tsubo come vescica 60 e rene 3 e sui diversi stati energetici della pianta e delle dita dei piedi sono utili per rivitalizzare l’energia di vescica. Infine, fare shiatsu sulla parte dolorosa della zona lombare non solo non è necessario per alleviare il dolore, ma può anche essere dannoso e persino peggiorare la situazione. Dunque, il flusso del ki del meridiano di vescica può essere stimolato ed equilibrato con lo shiatsu sul retro delle cosce e delle ginocchia, sulle caviglie e nella regione di spalle / collo, portando ad un rilassamento della zona lombare e ad un significativo sollievo dal dolore.

La mia opinione Contrariamente all’opinione diffusa che si dovrebbe lavorare con una pressione mantenuta in profondità e a lungo nei luoghi di vuoto energetico, la mia esperienza è che ciò può, in determinate circostanze, peggiorare drasticamente i disturbi. Questo può essere spiegato dal fatto che una pressione mantenuta in profondità ha principalmente un effetto energicamente calmante. Il tessuto stanco e inattivo che sta in profondità del vuoto energetico non è ancora pronto a dare stabilità, e la zona lombare indebolita può perdere il suo ultimo sostegno, se i muscoli si lasciano andare. In questo caso, il giorno dopo il trattamento, si può avere un peggioramento. Il trattamento del vuoto energetico nella zona lombare richiede una certa dose di sicurezza ed esperienza per decidere quando la priorità è il rilassamento o, viceversa, la stimolazione. Ecco perché consiglio di evitare questa zona, o fare una stimolazione veloce e leggera, finché l’operatore abbia raggiunto abbastanza esperienza.

Rischi e precauzioni Oltre ad una riduzione del dolore e un rafforzamento della vivacità nella parte bassa della schiena, io mi auguro soprattutto che, a seguito dei trattamenti shiatsu per il mal di schiena cronico, il paziente non si senta peggio di prima. A mio parere, il più grande pericolo da parte dell’operatore è che lavori troppo profondamente e rudemente nella zona del dolore, e rilasci le tensioni nella parte bassa della schiena troppo velocemente e troppo presto. Ci sono alcune altre cose, però, che, se considerate, rendono più probabile un risultato positivo del trattamento. Per esempio, è importante che il ricevente si sdrai in modo che la zona lombare possa rilassarsi. Se il collo è rigido, anche la gabbia toracica superiore e le spalle dovrebbero trovarsi un po’ più alto, in modo che possano rilassarsi. Nei primi trattamenti a un ricevente dolorante, potrebbe essere necessario scegliere la posizione laterale, a volte persino con le ginocchia strettamente allineate al corpo. Io chiedo inoltre ai pazienti di sdraiarsi in qualunque posizione li faccia sentire più comodi: quella che scelgono è un’espressione della loro situazione energetica e fisica, ed è un’informazione che può anche rendere più facile il trattamento. Se il dolore è molto forte e l’esperienza emotiva sembra prevalere, o ci sono altre indicazioni di una situazione instabile (o possibili peggioramenti), allora ritengo che, all’inizio, abbia senso fare due o tre brevi trattamenti a settimana. Ciò ha il vantaggio che l’operatore può rispondere ai cambiamenti (a volte grandi) dal trattamento precedente, ed eventualmente prendere i “cambiamenti in peggio” nella fase iniziale. Il paziente, inoltre, può sentirsi più sicuro, il che aumenta l’efficacia del trattamento. Io faccio notare ai miei pazienti che, soprattutto all’inizio di una serie di trattamenti, ci possono essere battute d’arresto, che ciò è assolutamente normale e che non è un segno di un “errore” nel trattamento. Per lo più, se la situazione peggiora, è solo per un breve periodo e dopo, normalmente, il paziente si sente meglio di prima. Dire queste cose evita che il ricevente si senta scoraggiato dal peggioramento del suo stato e aumenta la fiducia, il che sembra particolarmente importante nel lavoro sul mal di schiena cronico. In sostanza, la conversazione con il nostro paziente è molto significativa e utile per fargli trovare la fiducia, favorendo la guarigione e rendendogli più facile accettare consigli e raccomandazioni.

Wilfried Rappenecker

 

 

 

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